Luigi de Magistris non si dimette. Resta in sella come sindaco di Napoli. Non ha i numeri per governare, non ha più la maggioranza (alcuni suoi consiglieri hanno cambiato casacca e sono passati con Pd, IV e altre liste di opposizione), ma sarà primo cittadino fino alla fine del mandato, giugno del 2021, grazie ai voti o se piace di più alla non belligeranza, a “chiamatela come vi pare”, alla desistenza di Pd e Italia Viva. Se si fosse dimesso avrebbe obbligato tutti ad assumersi l’onere e la responsabilità di riportare la città al voto forse già settembre, in quella che si profila essere una sorta di election day. A settembre, infatti, si voterà per comunali, regionali e referendum.
Molti dei consiglieri comunali che non voteranno mai la sfiducia a de Magistris, sono coloro che i napoletani hanno eletto nelle liste che hanno supportato il sindaco e che oggi invece fanno riferimento al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e all’ex premier Matteo Renzi. Sia Renzi che De Luca non rientrano nel perimetro politico delle amicizie di de Magistris. Napoli è una città “ derenzizzata”, così fu detto da Luigi de Magistris quando Renzi era premier. De Luca non è mai stato un interlocutore politico di de Magistris. Tra i due, almeno pubblicamente, solo critiche, talvolta insulti, spesso incomprensioni.
Di seguito il testo integrale delle dichiarazioni del primo cittadino.
“Ho deciso di non candidarmi a Presidente della Regione Campania.
Una scelta meditata, difficile, nella quale ho messo da parte anche
legittime ambizioni personali ed anche una sfida politica molto
interessante come quella di andare a guidare la nostra Regione.
Ma ho scelto Napoli. Ancora una volta una scelta d’amore, di cuore, di
passione, ma anche di razionalità.
Il momento è troppo difficile per lasciare la città nelle mani di un
funzionario dello Stato senza la legittimazione democratica delle elezioni.
È un momento in cui bisogna ricostruire la città da un punto di vista
sociale ed economico, in cui bisogna dare forza ai cittadini, curare le
ferite ma anche dare potenza alle energie che solo questa città sa di
possedere.
Ho dedicato 9 anni della mia vita a Napoli e le dedicherò anche l’ultimo
anno del mio mandato, fino a giugno del 2021.
Insieme riporteremo Napoli dove l’avevamo lasciata a febbraio, in vetta
nel mondo per energia, cultura, turismo e capacità economica.
Ne sono assolutamente convinto ed è per questo che ritengo che in questo
momento spendermi in prima persona in una campagna elettorale potrebbe
significare un tradimento della città.
Ancora una volta nella mia vita una scelta d’amore. Ne sono contento
perché amo profondamente Napoli.
Così ho cominciato il mio mandato e fino alla fine mi impegnerò solo ed
esclusivamente per Napoli e per i napoletani.”
Luigi de Magistris