Un altro tassello, un altro piccolo passo e quello che è un vecchio sogno può diventare una realtà: anche se ha 38 anni Zlatan Ibrahimovic è ancora uno in grado di fare la differenza e vederlo con la maglia del Napoli potrebbe dare un po’ di pepe ad un ambiente che ha bisogno di una scossa, ovviamente positiva. E adesso che davvero ha chiuso con i Los Angeles Galaxy quella che sembrava una chimera potrebbe concrettizzarsi. Certo la concorrenza è tanta: c’è il Milan che ha bisogno di fare qualcosa per non compromettere la stagione, potrebbe dare in prestito Kessiè e Piatek che non gira come dovrebbe, è un ambiente che Ibra conosce bene per esserci stato e per essersene andato per dare una mano ai rossoneri in crisi …economica. Ma non è più lo stesso Milan che ha lasciato.
Poi ci sta il Bologna e il gesto d’amicizia verso Sinisa Mihajlovic che lo vorrebbe a guidare l’assalto di una squadra che quest’anno si è stretta più che mai vicino al suo tecnico. E l’Inter dove lo svedese più forte del mondo non conosce Antonio Conte e potrebbe esserne incuriosito. Mino Raiola il suo procuratore potrà esaminare tutte le possibili offerte.
Detto questo parliamo del Napoli: il sogno è antico. Da una parte Ibrahimovic che avrebbe voluto capire che vuol dire sentirsi Maradona, ovvero essere osannato, coccolato, applaudito, magari soffocato dal troppo tifo. Ma lui che ha vinto tutto non è mai stato celebrato come l’argentino, neppure lontanamente. al di là degli episodi lontani, la sua voglia di giocare la San Paolo nella partita d’addio di Ciro Ferrara, più di recente, nell’estate 2013, prima che il Napoli acquistasse Gonzalo Higuain. Ibrahimovic era al PSG e diventato amico del Pocho Lavezzi e di Verratti, spesso ‘interrogava’ l’argentino su Napoli e il Napoli. Voleva sapere, voleva capire come si vive all’ombra del Vesuvio: un po’ più di una semplice curiosità.
Quell’estate il presidente Aurelio De Laurentiis era a Ischia con la famiglia, e si sparse la voce che nel porto di Lacco Ameno, alla banchina degli yacht stava per arrivare anche lui, Zlatan che avrebbe preso un paio di giorni di permesso dal PSG, con Mino Raiola, proprio per concludere. Si sarebbero addirittura dovuti vedere al largo, sulle rispettive ‘barche’ ma non se ne fece nulla. Chissà se era solo una voce, di quelle che si rincorrono durante ogni sessione di calciomercato o se c’era qualcosa di vero. Comunque andò a finire che il Napoli prese Higuain e non se ne è più parlato. Fino alla primavera scorsa, compleanno di Carlo Ancelotti a Capri dove a all’allenatore azzurro giunsero, graditissimi, gli auguri del fortissimo Ibra. Quell’episodio ne fece venire un altro alla luce: “Siamo diventati amici – ha raccontato il Presidente del Napoli- quando, a Los Angeles, mi son trovato, a causa di una ristrutturazione a casa mia, ad alloggiare nello stesso albergo di Beverly Hills dove c’era pure lui. Una moglie deliziosa, i figli ben educati, una bella persona”. Lo stipendio non sarebbe un problema: Zlatan -secondo le indiscrezioni – vorrebbe 1 milione di euro al mese per i 6 mesi fino alla fine della stagione, ma si accontenterebbe di 4 milioni con un contratto di 18 mesi. Chissà se in questi giorni in America Aurelio De Laurentiis e Zlatan Ibrahimovic si sono incontrati: questo sarebbe davvero interessante da sapere…
In occasione del periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito.
Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare. In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori.
La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura.
Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”.
A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.
Tra le situazioni più significative accertate dai NAS si evidenziano:
Nas Brescia
Nel corso del controllo presso una pasticceria della provincia di Bergamo sono stati rinvenuti, all’interno del laboratorio, 70 kg di cioccolato e 90 kg di prodotti dolciari con data di scadenza
superata, anche da alcuni anni, e con indicazioni non conformi in ordine agli ingredienti usati per la produzione. Contestate violazioni amministrative per un importo di 3.500 euro.
Nas Roma
A seguito dei controlli svolti presso due laboratori di pasticceria della provincia di Roma, sono stati deferiti in stato di libertà i titolari di entrambe le attività per aver posto in commercio prodotti dolciari tradizionali pasquali (colombe e uova di Pasqua) di produzione industriale artatamente etichettati e dichiarati come prodotti gastronomici artigianali. Riscontrate altresì, a vario titolo, carenti condizioni igieniche e strutturali e la mancata attuazione del manuale HACCP. Sequestrate 33 confezioni di colombe e 15 uova di cioccolato pasquali ed elevate sanzioni per un importo complessivo di 4.000 euro.
Nas Caserta
A seguito delle verifiche eseguite presso 2 pasticcerie ed una fabbrica di cioccolato della provincia di Caserta, sono stati sequestrati complessivamente 580 kg di prodotti tipici delle festività pasquali, poiché non sottoposti al piano di rintracciabilità alimentare.
Nas Catania
Controllati 2 laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare della provincia di Catania, con conseguente sequestro di complessivi 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti, privi di etichettatura e tracciabilità, ed in parte stoccati in un locale/deposito con gravi carenze igienico-sanitarie per presenza di escrementi di roditori.
In relazione alla descrizione di specifici interventi operati dai NAS nel presente comunicato stampa, le persone deferite all’autorità giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.
La situazione delle donne in Afghanistan continua a peggiorare. Con un annuncio shock, i talebani hanno detto che inizieranno a lapidare a morte in pubblico le donne accusate di adulterio, rivendicando il diritto di far rispettare la sharia (la legge islamica). Nel proclamarlo con un messaggio vocale trasmesso dalla tv di Stato, il leader supremo, Hibatullah Akhundzada, ha voluto avvertire principalmente coloro che, in Occidente, criticano il governo talebano, che Akhundzada controlla di fatto da Kandahar, attraverso editti basati sulla sua interpretazione rigorosa dell’Islam. Nel messaggio il mullah, che nessuno ha mai visto, ha definito i difensori dei diritti umani occidentali “rappresentanti del diavolo”.
“Voi dite che è una violazione dei diritti delle donne quando le lapidiamo. Ma presto attueremo la punizione per l’adulterio”, ha detto. “Fustigheremo le donne in pubblico. Le lapideremo in pubblico. Sono tutte cose che vanno contro la vostra democrazia, ma continueremo a farlo”, ha proseguito. Il leader supremo ha giustificato la mossa come il proseguimento della lotta dei talebani contro le influenze occidentali. “Il nostro lavoro non si è concluso con la conquista di Kabul, ma è appena iniziato”, ha aggiunto. La notizia è stata accolta con orrore, ma non con sorpresa, dai gruppi per i diritti delle donne afghane, secondo i quali lo smantellamento di ogni diritto e protezione residua per i 14 milioni di donne e ragazze del Paese è ormai quasi completato.
Secondo Safia Arefi, avvocata e responsabile dell’organizzazione afghana ‘Women’s Window of Hope’, l’annuncio dei talebani è stato favorito dal silenzio della comunità internazionale. “Con questo annuncio, è iniziato un nuovo capitolo di punizioni e le donne afghane stanno vivendo una profonda solitudine”, ha detto Arefi, citata dal Guardian. “Ora nessuno è al loro fianco per salvarle dalle punizioni talebane. La comunità internazionale ha scelto di rimanere in silenzio di fronte a queste violazioni dei diritti delle donne”, ha aggiunto.
I talebani hanno ripreso il potere nell’agosto del 2021, in seguito al crollo del governo sostenuto a livello internazionale e al ritiro di tutte le truppe occidentali guidate dagli Stati Uniti dopo quasi 20 anni di coinvolgimento nella guerra afghana. Da allora il regime ha bloccato l’istruzione femminile oltre le scuole elementari e ha imposto crescenti restrizioni alla partecipazione delle donne nei luoghi di lavoro pubblici e privati, impedendo loro di lavorare con l’Onu e altre organizzazioni umanitarie. Ma il mullah giustifica queste misure affermando di seguire la cultura afghana e i principi islamici.
La depressione Nelson continua a fustigare il Portogallo. La giornata di ieri è stata particolarmente difficile, con fenomeni climatici estremi che hanno provocato disagi e preoccupazione tra i portoghesi, i quali tuttavia non hanno mancato di testimoniare i fenomeni attraverso le loro reti sociali. Nel pomeriggio un tornado si è manifestato vicino al ponte Vasco da Gama, il più lungo dei due che a Lisbona collegano le sponde dell’estuario del Tago. Il vento forte ha obbligato anche a invertire la rotta di diversi aerei in fase di atterraggio nell’aeroporto Humberto Delgado. Ma la capitale portoghese non è stata l’unica a registrare fenomeni climatici rari. Le basse temperature, per esempio, hanno provocato delle inusuali nevicate all’isola Terceira, nell’arcipelago delle Azzorre. Il maltempo, dicono i meteorologi, si protrarrà in Portogallo almeno fino a Pasqua.