La pubblicazione della black-list di vip è l’ultima iniziativa dei sindacati autonomi degli addetti alle consegne. Da tempo denunciano un sistema che si basa su pagamenti a cottimo e sull’assenza di diritti, ma di fatto ancora non è cambiato nulla. Nemmeno dopo giugno 2018, quando il ministro del Lavoro appena insediato, Luigi Di Maio, ha promesso di affrontare di petto la loro situazione. Così, hanno deciso di alzare l’asticella e di scegliere una mossa di grande impatto che stavano studiando da settimane: ieri mattina hanno pubblicato su Facebook l’elenco dei personaggi noti che in questi mesi, stando alla loro stessa esperienza, avrebbero servito senza ricevere alcuna mancia. Ci sono i rapper più famosi, come Fedez, Clementino e Rocco Hunt. Poi i calciatori che militano, o hanno militato fino a pochi mesi fa, nelle squadre milanesi. C’è l’attaccante dell’Inter Icardi con la moglie-procuratrice, Gonzalo Higuain e Leonardo Bonucci. E ancora voci radiofoniche come Albertino e volti televisivi come Teo Mammucari.
I rider si sono anche tolti un sassolino dalla scarpa, inserendo nella lista alcuni vertici delle stesse società del food delivery come Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italia, Matteo Pichi, country manager di Glovo e Gianluca Cocco, ex amministratore delegato di Foodora (società che a novembre ha lasciato il nostro Paese).
L’iniziativa ha poi un altro obiettivo, è una provocazione: far notare alle piattaforme del food delivery che anche i fattorini hanno carte da giocarsi per aumentare il proprio potere negoziale. Una di queste è la conoscenza delle abitudini dei loro clienti, a partire dai vip, e la possibilità di renderle pubbliche. Come la prenderanno i Vip? Non ordineranno più? E come la prenderanno tutti quelli che ordinano cibo e altro da consegnare a casa?