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Cronache

Cristina Chiabotto indebitata col fisco ricorre alla legge Salva Suicidi, ex Miss potrà risparmiare fino all’80% del debito e nel frattempo corona il suo sogno d’amore

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La situazione debitoria col fisco è pesante. E le difficoltà a mettersi a posto sono così tante che  han costretto l’ex Miss Italia, la signora Cristina Chiabotto, a presentare l’avvio di una procedura di liquidazione dei debiti, prevista dalla legge 3 del 2012, la cosiddetta legge ‘salva-suicidi’.

Il giudice Matteo Buffoni del tribunale di Ivrea ha accolto l’istanza della showgirl conduttrice di numerose trasmissioni televisive perchè avrò ritenuto che ne ricorrevano tutte le condizioni previste dalla legge. Nel decreto del giudice, in cui dispone l’ammissione alle agevolazioni della legge salva suicidi, si legge che la posizione debitoria della Chiabotto si è manifestata “in modo prorompente” già nel 2014, in conseguenza di verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza di Torino in relazione al periodo 2008-2013. All’esito di quelle verifiche è stato “accertato un comportamento elusivo (non fraudolento) e di conseguenza ripreso a tassazione un reddito superiore rispetto a quello dichiarato”. Le cartelle di pagamento emesse dall’Agenzia delle entrate, che si sono sommate a quelle relative al mancato versamento delle imposte degli anni 2014 e 2015, ha fatto lievitare il debito oltre i 2,5 milioni di euro. Tanto da costringere l’ex miss Italia a chiedere l’avvio della procedura di liquidazione prevista dalla legge ‘salva-suicidi’, varata nel 2012 per tutelare piccoli imprenditori e liberi professionisti in difficoltà. In questo caso la Chiabotto vi ha potuto accedere, come scrive il giudice del tribunale di Ivrea, in quanto “non ha posto in essere atti in frode ai creditori” e in qualità di “lavoratrice autonoma nel campo dello spettacolo” che ha incassato dalla sua attività un reddito netto “quantificabile per l’anno 2019 di euro 253mila, in ragione della media dei redditi percepiti nei quattro anni precedenti e dei contratti in essere”. Per sanare la propria posizione la soubrette venderà i negozi di cui è proprietaria insieme alla sorella (che ha dato l’assenso alla cessione degli immobili) e verserà ogni anno una parte della propria liquidità disponibile. Nella documentazione al vaglio del tribunale non è fatta menzione del recente matrimonio della Chiabotto con il noto imprenditore Marco Roscio, celebrato lo scorso 21 settembre a Venaria Reale. Insomma la Chiabotto, a vederla mentre lavora, a giudicare da come se la passa nella quotidianità, anche dopo il matrimonio, tutto sembra tranne che una povera cresta sull’orlo del suicidio perchè non riesce a pagare le tasse. Ma già che è stata ammessa ai benefici della legge salva suicidi, ebbene che si sappia che le norme sono dirette a tutelare tutti coloro che si trovano in crisi da sovraindebitamento, cioè tutte le famiglie italiane, i professionisti e gli artigiani che hanno accumulato tanti debiti da non riuscire più a coprirli con le loro entrate. E che si può “tagliare” fino ad un massimo dell’80% dei debiti contratti riabilitando di fatto e di diritto chi si trova in una situazione di grave difficoltà. Il principio é quello di far ripartire l’economia cominciando dal primo anello della catena del consumo. Molte famiglie italiane rischiano di perdere tutto a causa dei debiti e una delle preoccupazioni principali diventa proprio la casa che, nel tempo, si é trasformata da sogno realizzabile a incubo. La signora Chiabotto, francamente, non sempre una che non  sogna. Anzi, a giudicare anche dal matrimonio da favola diciamo che è una sognatrice. Bonta sua.

 

 

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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