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Cronache

Coronavirus, de Magistris chiude le scuole di Napoli fino al 2 marzo: massiccia igienizzazione e sanificazione

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Scuole chiuse a Napoli. Si rientra in classe lunedì 2 marzo. Il comune ha inteso effettuare azioni straordinarie di pulizia radicale in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il sindaco, Luigi de Magistris, ha spiegato che l’operazione non deve creare “paura o panico” perché “la massiccia attività di igienizzazione e sanificazione è un modo per alzare ancora di più la sicurezza e la serenità nel nostro territorio”, ha spiegato. “Dal momento che Napoli fino ad ora non ha avuto casi è molto importante anche mettere in campo delle azioni di ulteriore prevenzione per la riduzione dl rischio di contagio” ha proseguito de Magistris che ha istituito presso il Comune di Napoli un tavolo di coordinamento per seguire l’emergenza coronavirus “ai massimi livelli locali con tutte le strutture sanitarie per quello che è di nostra competenza perchè ricordo che il sindaco è responsabile della tutela della salute dei cittadini”. Ma le misure di prevenzione non si fermano con le attività di pulizia straordinaria nelle scuole. Nella giornata di domani de Magistris ha annunciato che predisporrà un provvedimento “con cui indicheremo alla città un’altra serie di misure particolarmente importanti e significative”. Il primo cittadino, nel sottolineare che “ci atteniamo ai protocolli nazionali perchè è un’emergenza nazionale”, ha aggiunto: “Faremo di tutto per fare in modo che chi ha le responsabilità le metta in campo perchè i cittadini devono essere tutelati. Questo non è il momento delle polemiche poi ci sarà il tempo delle analisi”. La misura è stata apprezzata da tante mamme che peraltro avevano richiesto al sindaco una radicale pulizia delle scuole. Altri invece hanno criticato una chiusura così prolungata. Ma si sa, quando si amministra una metropoli, si fanno delle scelte e non tutte possono essere accettate. In ogni caso la chiusura delle scuole si è inserita in due giorni di maltempo, con un livello di allerta alto per piogge battenti e pericoli causati dal vento forte. Il sindaco ha così messo assieme due esigenze: chiudere le scuole per allerta meteo e approfittarne per una pulizia ed una sanificazione straordinarie delle scuole.

(la foto del sindaco Luigi de Magistris è di Salvatore Laporta per Kontrolab)

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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