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Cronache

Contro il decreto sicurezza di Salvini in migliaia in piazza a Roma. Controlli asfissianti ai pullman dei manifestanti, il Viminale non gradisce le misure della questura

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Piazza San Giovanni è piena di bandiere, lingue e colori della pelle diversi. È la giornata di lotta contro il razzismo, Salvini, il decreto sicurezza e il governo. Ci sono migliaia persone provenienti da tutta Italia. Più di 20 mila, dicono gli organizzatori. “Nonostante i pullman bloccati dalla polizia all’altezza di Roma Nord e Roma Sud senza alcun motivo” denunciano sempre gli organizzatori. Che hanno accusati la polizia di aver fatto scendere chi era a bordo, hanno perquisito gli zainetti, hanno scattato foto ai volti di persone incensurate, hanno chiesto documenti, si sono fatti mostrare gli striscioni (in alcuni casi, quelli che spernacchiavano Salvini e il suo decreto sicurezza, contestandone il contenuto). Il tutto ha contribuito a far lievitare inutilmente la tensione. Un’operazione giudicata “inutile” dagli stessi vertici della polizia, al punto che, dal Viminale, più di una telefonata sarebbe arrivata alla questura di Roma per chiedere spiegazioni. Ma c’è anche un’altra versione, ancora più inquietante alla vigilia delle nomine ai vertici dei nostri 007, secondo la quale alla base dell’iniziativa della polizia ci sarebbe una informativa dei Servizi di sicurezza. Si tratterebbe del solito, indefinito allarme sulla presenza dei centri sociali, del Nord Est e di Napoli e di possibili atti di violenza. Una bolla di sapone, come si è visto.

Manifestazione pacifica, allegra e colorata. Che ha acclamato al grido di “fratello vai avanti”, Mimmo Lucano, ormai diventato una icona antisalviniana. Il sindaco sospeso di Riace è apparso visibilmente emozionato. “Siamo una minoranza, certo, ma oggi siamo tanti. Loro, quelli che stanno costruendo la società dell’ odio e della paura, non vinceranno mai. Non riusciranno a spegnere la speranza di un mondo giusto, accogliente e fraterno. Noi restiamo umani, loro sono la faccia della barbarie”. Sfila il corteo aiutato anche da una splendida giornata di sole. “Uniti e solidali contro il razzismo del governo e il decreto Salvini”, si legge su uno striscione”. “Accoglienza umana per tutti i profughi e gli immigrati”.

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Omicidio Ciatti, definitiva condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov

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Definitiva la condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato di aver pestato e ucciso Niccolò Ciatti nell’agosto 2017 fuori ad una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione recependo le richieste della procura generale. Bissoultanov, accusato di omicidio volontario, è attualmente latitante.

“Credo sia sia stata riconosciuta la colpevolezza di Bissoultanov. Questo è il primo passo ma adesso va ricercato affinché vada in carcere perché purtroppo Niccolo’ non può fare quello che fa lui e non è giusto”. Così Luigi Ciatti, padre di Niccolò, commentando la decisione della Cassazione.

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Capri blindata per il G7 Esteri, 1.400 uomini per la sicurezza e spazio aereo chiuso

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Sarà la solita bellissima Capri insolitamente blindata quella che si appresta ad accogliere i ministri degli esteri dei sette paesi del G7: circa 1400 uomini delle forze dell’ordine che in queste ore stanno raggiungendo l’isola dovranno garantire la sicurezza dell’evento. Un contingente di cui fanno parte anche gli specialisti delle bonifiche da ordigni esplosivi e che verrà replicato in tutti e tre i giorni del vertice. L’Arma dei Carabinieri è presente in forze con donne e uomini dispiegati ovunque sull’isola. Molti anche in abiti borghesi per assicurare serenità anche ai residenti e ai turisti presenti sull’isola.

Diverse le misure adottate, anche in relazione alla situazione in Medioriente: lo spazio aereo sull’isola sarà chiuso e protetto da un dispositivo idoneo a scongiurare eventuali minacce dal cielo, così come il mare sarà sorvegliato dalle motovedette della Guardia di Finanza con uomini armati a bordo.

La stessa Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto si occuperanno della sicurezza del porto commerciale. In tutta l’area dell’isola saranno disseminate le unità sanitarie di emergenza della Polizia di Stato. Pronti ad entrare in azione anche i subacquei dei vigili del fuoco. Durante la manifestazione divieto di attracco per i turisti nel porto di Marina Grande.

Anche la Grotta Azzurra, monumento simbolo dell’isola, sarà presidiata da una motonave della Capitaneria di Porto. In campo anche i motociclisti di carabinieri e polizia e gli uomini dei reparti antisommossa: verrà effettuato dalle forze dell’ordine un filtraggio dinamico sugli arrivi in collaborazione con la polizia locale e le altre forze dell’ordine territoriali.

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Schianto sulla Statale 100, muoiono mamma e figlio di 12 anni

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Tragico schianto sulla statale 100 Taranto-Bari, all’altezza dello svincolo per San Basilio, poco distante dal ristorante Sala Azzurra. In seguito allo scontro fra un’auto e un tir, hanno perso la vita una donna e suo figlio di 12 anni mentre il padre, che guidava la vettura, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata. Le sue condizioni, a quanto si apprende, sono gravi. Ferito anche l’autista del camion, ricoverato all’ospedale di Castellaneta. Sul posto il 118, i carabinieri di Massafra e i vigili del fuoco.

Secondo una prima ricostruzione, sembra che il tir, che viaggiava in direzione Taranto, si sia scontrato frontalmente con un Suv Ford che procedeva nella direzione opposta e a bordo del quale viaggiava la famiglia, originaria di Palagiano. L’impatto è stato violentissimo e si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre le due vittime dalle lamiere. Definite critiche anche le condizioni del conducente del Suv, di 37 anni, trasportato d’urgenza all’ospedale di Taranto. La strada è stata temporanemante chiusa al traffico veicolare.

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