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Ciarambino “sfida” De Luca e Caldoro a firmare il patto per le liste pulite: non candidate imprensentabili

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“Alla nostra proposta non si può dire di no: non è nulla di straordinario, ma il minimo sindacale che andrebbe garantito quando ci si presenta al cospetto dei cittadini per chiedere la loro fiducia”. Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle, firma il “Patto liste pulite” e chiama in causa gli avversari Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro. “Chiediamo che fra i candidati di tutti gli schieramenti non ci siano indagati per reati di camorra, corruzione, voto di scambio e per reati contro la pubblica amministrazione. Sono certa che nessuno dei miei sfidanti avrà difficoltà ad apporre la propria firma e ad assumersi questo impegno”.

Per la Ciarambino – che stamane ha firmato il patto davanti alla sede del consiglio regionale, alla presenza dei candidati al consiglio, dei consiglieri uscenti e di alcuni parlamentari pentastellati – quella per le liste pulite è una faccenda che va affrontata perché va avanti da troppo tempo. “Purtroppo ad oggi persone del genere già siedono in consiglio regionale – denuncia la candidata -. Alle scorse regionali, la lista degli impresentabili stilata dalla commissione nazionale antimafia vedeva in testa la Campania, con molti esponenti degli schieramenti guidati dagli stessi candidati presidenti di oggi, De Luca e Caldoro. Molti di questi personaggi magari non vengono eletti, intanto però hanno portato i loro voti sporchi al mulino di chi entra nelle istituzioni. Qual è poi la ricompensa elargita per quei voti?”.

Ciarambino spiega che “oggi la corruzione ha cambiato volto. Non più mazzette e tangenti, ma promesse di posti di lavoro, nomine di vertice all’interno dell’amministrazione, consulenze fittizie. La Campania è fra le prime tre regioni d’Italia per corruzione. Vogliamo una Campania libera dall’affarismo, dalla clientela e dai voti chiacchierati. Quando parliamo di corruzione – prosegue la Ciarambino – non parliamo di qualcosa che interessa solo la magistratura. Parliamo di aziende che scappano dai territori, lasciando desertificazione industriale e disoccupazione, parliamo di servizi negati: sanità, ambiente, trasporti. Per questo è prioritario che in questa Regione si diffonda la cultura dell’integrità, della legalità e del merito. La politica deve dare il buon esempio, assicurando l’integrità morale dei propri rappresentanti”.

Ciarambino lancia inoltre un appello agli esponenti della società civile che dovrebbero riempire le fila delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. “Non fate da foglia di fico, anzi, siate voi i primi garanti di questo patto, affinché in tutte le liste ci siano trasparenza e legalità. Sarà una grande vittoria per la nostra Regione”.

Ecco dunque i termini del “Patto liste pulite”. Le liste dovranno essere funzionali non a raccogliere voti ad ogni costo, ma ad assicurare alla Campania le più capaci espressioni dei partiti e della società. Non dovranno essere ammessi alla competizione elettorale candidati su cui si addensano ombre di contiguità con gli ambienti malavitosi. E quindi un patto per l’incandidabilità di tutti coloro che risultino indagati per reati di camorra, voto di scambio, corruzione e per reati contro la pubblica amministrazione. La palla passa ora agli sfidanti Caldoro e De Luca. Vedremo se accoglieranno la proposta dei 5 Stelle apponendo la propria firma accanto a quella di Valeria Ciarambino. 

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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