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Che senso ha se ti salvi solo tu. Impariamo ad ascoltare

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Il decreto firmato e ufficializzato nella notte, pare alle 2,00, ma “diffuso” da gole profonde interne al palazzo oppure interne agli enti (Regioni o attori principali) cui era stata inviata la bozza per una discussione interna, ha scatenato la fuga dal Nord, la fuga dalla Lombardia e dalle 14 province che sono state “sigillate” per cercare di non far diffondere ulteriormente il CoVid19, generando, si spera di no, ma sarà inevitabile una ulteriore propagazione del virus, questa volta nelle regioni del sud, notoriamente meno attrezzate e più mortificate negli anni passati sul fronte ospedaliero.

Questa situazione, questa fuga, questo panico di rimanere “bloccati” con le conseguenti fughe è certo responsabilità degli organi governativi e delle strutture che innegabilmente hanno diffuso anticipatamente il documento, passando anche per un tipo di stampa che corre alla ricerca dello scoop e dei click senza rendersi conto della responsabilità che attiene ad una professione, quando non prona ai potentati di turno, meravigliosa e indispensabile. L’evento fuga, generato da chicchessia oppure da concause sfortuite, ha però messo in chiaro definitivamente la reale percezione italiana del bene comune, ha messo in chiaro che un popolo di furbi non potrà mai essere un popolo vincente, ha definito, qualora ce ne fosse bisogno, che  vince la linea del si salvi chi può, senza pensare nemmeno minimamente a quale senso possa avere il fatto di salvarsi se ci si salva rimanendo soli, come recitava un  documento/poesia del drammaturgo Antonio Neiwiller da cui abbiamo preso il titolo per questo articolo.

Credo sia importante, essere sempre positivi, non avvilirsi e combattere gli atteggiamenti di vita che in queste ore vediamo e che tra alcune subiremo, credo che si possa ancora pensare che solo il bene comune e la responsabilità possa far si che regrediscano i numeri, non confortanti, di questa che tra non molto sarà definita pandemia, ma bisognerà farlo insieme e per farlo bisogna che si conoscano gli effetti delle nostre decisioni personali, anche le più piccole e apparentemente ininfluenti.

Per questo vi invito a leggere questa testimonianza postata su Facebook, da Rachele Somaschini, giovane donna di cui parlammo in altri tempi in merito alla sua attività non solo sportiva, https://www.juorno.it/correreperunrespiro-il-progetto-per-lo-studio-della-fibrosi-cistica-taglia-importanti-traguardi-sui-circuiti-dei-rally/

Spero che leggendo questo appello si illuminino le coscienze di chi pensa solo a se stesso, senza tenere in considerazione le vite degli altri.

Rachele, 26 anni appena compiuti, fibrosi cistica. Una vita passata a prendermi cura di me stessa, con la mascherina nei luoghi pubblici, evitando quelli più affollati. Buon senso nello stile di vita da adottare, igiene personale e disinfezione all’ordine del giorno. L’emergenza #CORONAVIRUS mi ha colpito dal primo minuto: ho lasciato la mia città e da due settimane sono in una località di montagna poco frequentata, giusto per evitare di dover star chiusa in casa ed essere in contatto con i miei genitori che vanno al lavoro (anche se utilizzano misure preventive). Sapete cosa mi fa davvero arrabbiare? Vedo gente che pensa di essere IMMUNE a qualsiasi cosa. Leggo di persone che si permettono di dire “il Coronavirus è letale solo per gli anziani, per chi è già compromesso”! Mi chiedo: ma voi, il RISPETTO per il prossimo sapete cos’è? Non avete dei nonni, parenti, amici di cui preoccuparvi? E’ tanto difficile provare a rispettare le REGOLE di segregazione e RINUNCIARE ogni tanto alla vostra vita da PRIVILEGIATI? – “Restate a casa, evitate i luoghi affollati, lavatevi le mani e mantenete la distanza di un metro” – C’è chi lo fa da una vita e non si lamenta. Vi viene chiesto di farlo DUE SETTIMANE e fate a gara con hashtag #sconfiggiamolapaura #andiamoavantilostesso e altre azioni coraggiose da ribelli?. Oggi RECORD di persone sulle piste da sci (tutti ammassati alle biglietterie), code per andare al mare e al lago. – Sapete cosa vi dico? Mi fate schifo. L’ignoranza, l’irresponsabilità ed il menefreghismo che ci circondano ci uccideranno. Non c’è buon senso in un mondo in cui c’è chi viola la quarantena per andare a sciare. Non c’è speranza in una realtà che cerca di lucrare sull’emergenza e quando c’è chi aumenta il prezzo delle mascherine e dell’Amuchina facendo leva sulla psicosi. Quando “fare like” con Fake-news è più importante della corretta informazione. Ad Agosto si chiude tutti per 2/3 settimane per rilassarsi e fare le vacanze. Quando c’è bisogno di arginare e firmare il virus tutti che gridano: “l’importante è fatturare” – “Non possiamo stare fermi due settimane: l’influenza fa più morti!”. – A questo punto mi chiedo, dove andremo a finire?”

 

 

Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse, Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES. Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli. Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli. Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International. Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.

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Operazione anti droga in Puglia, 12 arresti

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La Polizia di Stato di Foggia ha condotto un’operazione nelle prime ore della mattina, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di 10 persone e al domiciliari per altre 2, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Foggia.

Le accuse riguardano la produzione, il traffico e la detenzione illecita di droga in diversi comuni della zona. L’indagine, avviata nel 2022, è frutto del lavoro congiunto del Commissariato P.S. San Severo e della Squadra Mobile, che ha raccolto prove significative contro i 12 indagati. Si è scoperto che questi individui gestivano un fiorente mercato di stupefacenti, guadagnando consistenti profitti giornalieri. La loro organizzazione era sofisticata, con controlli costanti per evitare l’intervento della polizia e appuntamenti rapidi per consegnare la droga ai clienti abituali in luoghi sempre diversi. L’operazione odierna ha coinvolto numerose unità, dimostrando l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga in un territorio particolarmente colpito da questo fenomeno criminale. È importante sottolineare che l’indagine è ancora in corso e che le persone coinvolte sono presumibilmente innocenti fino a una sentenza definitiva.

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Pozzuoli, la terra continua a tremare: ancora scosse

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La terra continua a tremare a Pozzuoli e nei Campi Flegrei: l’ultima scossa poco dopo le 4 ha fatto registrare una magnitudo di 2.5. Ha fatto seguito ad una serie di scosse minori, uno sciame che continua da domenica quando sono state registrate una novantina di episodi sismici, i più forti di 3.7, 3.1 e 3.0. Anche oggi l’epicentro è ad oltre 2 km di profondità. Molta paura tra la popolazione ma nessun danno, scuole e uffici aperti.

 

 

 

 

 

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Turista canadese violentata in B&B,due arresti a Palermo

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Era il suo primo giorno a Palermo. Volata nel capoluogo dal Canada per incontrare il fidanzato, ricoverato in ospedale dopo un incidente, la sua vacanza si è trasformata in un incubo. La storia risale a novembre scorso, quando una turista è stata stuprata da due uomini conosciuti poche ore prima. Grazie al suo racconto e alle indagini dei carabinieri i presunti stupratori, due cugini di 42 e 44 anni, oggi sono stati arrestati.

La donna, appena arrivata in città, è andata al Policlinico per fare visita al suo compagno. Non parlando l’italiano e non conoscendo l’ospedale, ha chiesto aiuto a un gruppo di inservienti e infermieri. Uno in particolare si è mostrato particolarmente gentile e ha dato indicazioni alla turista sul percorso da fare per raggiungere il reparto e poi sulla strada per il B&B in cui la donna alloggiava.

Una gentilezza che ha colpito la canadese che ha scambiato i contatti Instagram con l’inserviente. Dopo la visita al compagno, la turista ha accettato l’invito dell’uomo appena conosciuto di passare insieme la serata, fidandosi della disponibilità e gentilezza dell’inserviente. Dopo aver ordinato del pollo e aver mangiato nella stanza del B&B in cui alloggiava i due sono saliti in moto e hanno raggiunto un cugino dell’uomo, con cui hanno fatto qualche giro in scooter. Poi sono rientrati tutti in albergo. “Ero felice e mi stavo divertendo quindi non mi sono resa conto del tempo che passava. Lui era gentilissimo”, ha raccontato poi ai carabinieri la turista. A un certo punto un bacio e l’approccio che la donna ha tentato di respingere. “Non ricordo nulla da quel momento in poi”, ha proseguito.

La vittima, che aveva i dati del profilo social dell’uomo, ha indicato chi fosse agli investigatori. Al complice i carabinieri sono arrivati mettendo sotto controllo il cellulare dell’inserviente e grazie alle analisi dei tabulati telefonici che hanno accertato la presenza dei due nel B&B la sera della violenza. Gli inquirenti hanno intercettato anche le conversazioni delle mogli dei due indagati. Le due donne, dopo aver saputo il fatto, prima hanno augurato il peggio ai partner, “Quell’etta sangu (esclamazione dispregiativa palermitana per augurare la morte) di tuo marito ha telefonato al quel butta sangue di mio marito”, poi li hanno difesi, in qualche modo giustificati, e infine hanno cercato prove che potessero scagionarli.

“Tuo marito secondo me quando quella gli si buttò nell’ascensore ha capito che si poteva fare. E così chiamó suo cugino”, dice una delle donne ipotizzando come si sarebbe svolta la serata degli abusi. “La sella del motore è veramente piccola. E’ talmente stretta che questo li stuzzicava, sicuramente per questo non capirono più niente”, afferma l’altra parlando del passaggio in moto dato alla vittima dai due. Per loro in fondo non si sarebbe trattato di violenza. “Sti ragazzi erano puliti non avevano neanche un graffio”, aggiungono sostenendo che se fosse stato uno stupro la vittima si sarebbe difesa lasciando segni sugli aggressori.

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