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Calcio, il Psg trema con 3 positivi: c’è anche Neymar tra i contagiati

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Il Covid fa tremare il Psg. Tre positivi tra i francesi vicecampioni d’Europa, e tra questi ci sarebbe anche Neymar. Il brasiliano, con Angel Di Maria e Leandro Paredes e’ tornato in Francia da una vacanza a Ibiza, in Spagna “dove il virus circola attivamente” scrive L’Equipe. E’ il giornale a fare il nome di Neymar tra i tre contagiati. “I calciatori sono sottoposti alle misure previste dal protocollo sanitario. Tutti, anche lo staff saranno nuovamente testati nei prossimi giorni” si e’ limitato ad annunciare il club in una nota. Il Psg aveva finora annunciato “due sospetti” fra i suoi giocatori. Ora invece conferma tre casi accertati, tutti e tre sono di ritorno da alcuni giorni di vacanza nell’isola delle Baleari. Non erano gli unici tre del Psg ad aver scelto Ibiza come destinazione per alcuni giorni di relax dopo la finale di Champions persa con il Bayern. Neymar, Paredes e Di Maria sono gia’ stati posti in quarantena. Il prossimo appuntamento per la squadra di Tuchel e’ per il 10 settembre a Lens, posticipo della 2/a giornata di Ligue 1. Per ora la partita non e’ in dubbio ma se si dovesse aggiungere un quarto caso, secondo le regole della Federcalcio francese, il match potrebbe essere rinviato. Il nome di Neymar e dei suoi illustri compagni di squadra si unisce alla lista dei campioni che dall’inizio della pandemia hanno dovuto fare i conti con il contagio. Del ‘team’ hanno gia’ fatto parte Paul Pogba del Manchester United, ex Juve, l’altro ex bianconero Miralem Pjanic e l’attuale fantasista della squadra torinese, argentino anche lui, Paulo Dybala, assieme all’ormai ex compagno Matuidi e al difensore Rugani. Tutti guariti. Tra i contagiati del pallone i romanisti Mirante, Bruno Peres, Carles Perez e Kluivert. Altri tre contagiati li ha denunciati l’Atalanta, due la Fiorentina (Pulgar e Ghidotti). Positivo anche l’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic. Boga, uomo-mercato del Sassuolo, e’ risultato anche lui positivo, come Petagna, neoacquisto del Napoli, che non e’ potuto partire con la squadra per il ritiro di Castel di Sangro.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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