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Cronache

Bangkok, ancora ricoverati i turisti ischitani feriti da un elefante, l’animale è stato messo in quarantena, incatenato ed è sotto osservazione

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L’elefante che ha buttato giù dal dorso durante un tour due turisti ischitani in Thailandia, a Phang Nga, colpendone poi uno con le zanne, è stato messo in quarantena, incatenato e lasciato in isolamento . Sarà in valutazione per un periodo da uno a due mesi , secondo il Dipartimento di Phang Nga di Sviluppo del bestiame.

Manuel Trofa, 29 anni, e Francesco Di Meglio, 31 anni, cavalcavano l’elefante (di nome Thanwa) insieme a un mahout, una guida, attraverso una piantagione di olio di palma, quando l’animale improvvisamente ha iniziato a dimenarsi facendo prima cadere i tre poi incornando Di Meglio, Di Megu come scrivono i giornali thailandesi, fino a causare la fuoriuscita di parte dell’intestino. I turisti di Ischia avevano prenotato il giro in elefante con la compagnia Bangkaew Adventure Tour.

“L’anca di Trofa si è fratturata e ha avuto un’operazione al Phuket Bangkok Hospital”, ha spiegato il Col Boriboon, il comandante della polizia di Thung Kha Ngok.  “Di Meglio ha subito un intervento addominale. Ha avuto una operazione nell’ospedale di Phang Nga e poi è stato trasferito all’ospedale di Bangkok per una seconda operazione “, ha spiegato. Adesso vicino al giovane c’è suo padre Giuseppe Di Meglio, avvocato, che è partito da Ischia, Napoli,quando ha saputo dell’incidente occorso a suo figlio.

Quanto all’elefante Sarote Jittakarn del dipartimento di sviluppo zootecnico di Phang Nga ha dichiarato al The Phuket News che  Thanwa

, che ha circa 8-9 anni, è ancora un giovanissimo adolescente che in precedenza era stato usato come elefante da circo e che aveva attaccato già un mahout una volta  e che il mahout, la guida, era rimasto illeso.

“Thanwa ora è stato incatenato per la gamba e messo in quarantena vicino al campo, mentre il mahout più anziano valuta il suo comportamento”, ha confermato Sarote e dovrà decidere se può essere utilizzato nuovamente per il “trekking” turistico.

 

Il governatore di Phang Nga ha fatto visita ai due turisti ischitani feriti da un elefante

Brutta avventura per due giovani ischitani in Thailandia: l’elefante prima li fa cadere e poi ne incorna uno

 

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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