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Aurelio De Laurentiis invita a cena Carlo Ancelotti e lo esonera dopo la vittoria col Genk

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Carlo Ancelotti non è più all’allenatore del Napoli. Aurelio De Laurentiis ha comunicato l’esonero del tecnico che allenava la squadra dell’estate 2018. Queste le parole usate nel comunicato pubblicato sul profilo Twitter del club: “La Societa Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Carlo Ancelotti. Rimangono intatti i rapporti di amicizia, stima e rispetto reciproco tra la società, il suo presidente Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti”.

Arriva così l’addio annunciato da giorni grazie a spifferi e a rumors che arrivavano dall’intero della società. La cena con il presidente aveva anticipato il previsto incontro di mercoledì mattina: “Domani ci vedremo col presidente e decideremo cosa fare” aveva detto il tecnico dopo il match del San Paolo. “Io spero di esserci ancora sabato a rispondere alle vostre domande. Tra me e i giocatori non c’è nessun attrito, non c’è mai stato”. Invece il faccia a faccia è avvenuto all’Hotel Vesuvio in tarda serata. Alla fine, era trapelata la notizia che la decisione fosse rinviata alla colazione di mercoledì. Poi il comunicato della società a mettere la parola fine all’esperienza di Ancelotti nella città partenopea. Aveva preso il posto di Maurizio Sarri nel 2018: Il successore è già pronto e ha il nome di Rino Gattuso, che come calciatore del Milan con Ancelotti vinse due Champions e uno scudetto. Per Carlo Ancelotti – ex centrocampista di Roma e Milan – è uno smacco di una fulgida carriera da allenatore che lo ha visto passare al Parma, alla Juventus e al Milan (2001-2009).

Con Berlusconi presidente ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe europee e un Mondiale per club. Poi l’esordio all’estero, al Chelsea fino al 2011 (con una doppia Premier League-FA Cup); poi il Paris Saint-Germain dove alla seconda stagione nel 2013 ha vinto la Ligue 1. In seguito al Real Madrid (vittoria in Coppa del Re e Champions League). Nel 2016 arriva al Bayern Monaco e vince la Bundesliga, poi viene esonerato. Il rientro in Italia arriva con il Napoli. De Laurentiis sperava nel miracolo e nello scudetto: l’anno scorso il secondo posto, ma adesso il Napoli è lontano dalla vetta e dalla zona Champions. Ancelotti è un grande allenatore. Richiestissimo. L’Arsenal da tempo gli fa una corte spietata. Toccherà a lui scegliere cosa fare. Certo non rimarrà disoccupato.

Quando una squadra come il Napoli va così male in campionato, quando molti suoi calciatori rendono molto al di sotto delle proprie capacità, quando si decide un ritiro che i calciatori decidono di non fare, quando succedono tante cose sbagliate, cambiare allenatore è l’extrema ratio ed è legittimo. Ma quando si esonera un allenatore con la storia di Carlo Ancelotti vuol dire che qualche problema serio ce l’ha pure la Società. E molta parte delle responsabilità ce l’hanno anche i giocatori che hanno sbagliato più di lui. Dunque arriva Rino Gattuso. Auguri e buona fortuna. Ne ha bisogno. Non è allenatore da grande squadra. Ma se piace a De Laurentiis…

Poker al Genk nel San Paolo vuoto, il Napoli fantasma in campionato in Champions non perdona

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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Champions, il Borussia Dortmund in semifinale:4-2 all’Atletico Madrid

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Tletico Il Borussia Dortmund ha compiuto un’autentica impresa al Wanda Metropolitano, ribaltando il risultato dell’andata quando aveva perso per 2-1 e battendo 4-2 l’Atletico Madrid, qualificandosi così per le semifinali di Champions League.

La squadra di Diego Simeone è subito andata sotto, con il Dortmund che ha colpito due volte nel primo tempo grazie ai gol di Brandt e Maatsen. Tuttavia, i “colchoneros” hanno reagito nella ripresa, pareggiando il punteggio con un autogol di Hummels e un gol di Correa.

Il Dortmund peró ha continuato a spingere e ha trovato il gol del vantaggio con Fullkrug, prima di segnare la rete decisivo al 29′ con Sabitzer. Nonostante i tentativi dell’Atletico Madrid di rimontare, i tedeschi hanno saputo difendersi bene e hanno conquistato una meritata qualificazione alle semifinali. Ma anche se fuori dalla Champions il Cholo Simeone può sorridere lo stesso: il suo Atletico è  nel ricco mondiale a squadre e rappresenta la Spagna con il Real Madrid. Con l’eliminazione dell’Atletico ma anche del Barcellona dalla Champions, sconfitto dal Psg, il vantaggio dei ‘colchoneros’ sui blaugrana non è più riducibile.

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