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Cronache

Atlantia nel caos, il premier Conte pronto alla revoca della concessione ad Autostrade

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“Su Autostrade la decisione del Governo arriverà presto e poggerà su solide basi tecnico-giuridiche. Ormai è evidente che sono emerse gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali.  Non faremo sconti a nessuno”. Sono le parole precise che usa il premier Giuseppe Conte per descrivere l’imminenza di una decisione sulla concessione ad Autostrade.

I Benetton mettono il loro fedelissimo, Carlo Bertazzo, al vertice di Atlantia, rimasto vacante dallo scorso settembre, dopo le dimissioni di Giovanni Castellucci, l’uomo che per quasi vent’anni ha regnato sulla rete autostradale affidata dallo Stato alla famiglia di Ponzano Veneto. La nomina arriva nel giorno in cui S&P Global, allineandosi Fitch e Moody’s, ha tagliato a ‘spazzatura’ i rating di Atlantia e Aspi, che scontano l’accresciuto rischio di una revoca della concessione dopo l’approvazione del decreto Milleproroghe. Le cui previsioni, riducendo pesantemente l’indennizzo per i concessionari, sono finite nel mirino di alcuni investitori, intenzionati a chiedere alla Ue di intervenire contro quella che ritengono una forzatura che mina la fiducia del mercato.

Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra sostenere la linea dura: “ormai e’ evidente che sono emerse gravissime inadempienze” e “la decisione” sulla concessione “arrivera’ presto e poggera’ su solide basi tecnico-giuridiche”, scrive su Twitter, assicurando che il governo non fara’ “sconti a nessuno”. “Si decida sulla base del merito. In uno stato di diritto si fa cosi'”, dichiara il segretario Dem Nicola Zingaretti mentre alcuni esponenti del M5s, da Paola Taverna e Carlo Sibilia, chiedono a gran voce la revoca. Una grana che ora tocchera’ al nuovo ad di Atlantia gestire. Direttore generale e consigliere di Edizione, Bertazzo ha giocato un ruolo di primo piano nel processo di diversificazione della holding dei Benetton, dove e’ entrato nel 1995 dopo un’esperienza alla Comit e nella Ifi degli Agnelli. A Ponzano Veneto ha gestito le piu’ importanti operazioni, vestendo anche l’incarico di consigliere in molte partecipate. Apprezzato dagli investitori, con una solida reputazione sul mercato e tra le banche, attualmente siede nei consigli di Cellnex, Abertis e Aspi. Il cda di Atlantia gli ha conferito tutte le deleghe in attesa di individuare un altro ad a cui affidare la responsabilita’ delle attivita’ internazionali.

A Bertazzo e al neo ad di Autostrade Roberto Tomasi spettera’ il difficile compito di traghettare Atlantia e Aspi in questa fase delicatissima di rapporti con il governo, in cui la revoca della concessione metterebbe a repentaglio la sopravvivenza delle due societa’. Rischi di cui sono consapevoli anche gli investitori che hanno puntato i loro soldi sul gruppo e che stanno mettendo a punto una lettera alla Ue in cui protestano contro la modifica unilaterale delle concessioni contenuta nel Milleproroghe, chiedendo all’Europa di intervenire sull’Italia. “Questa misura e’ ragione di seria preoccupazione per noi e per l’intera comunita’ degli investitori in quanto compromette del tutto la prevedibilita’ normativa, scoraggiando gli investimenti e restringendo senza giustificazione la libera circolazione dei capitali”, si legge nella missiva, in cui si ricorda che gia’ nel 2006 la Commissione Ue apri’ una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese per aver modificato in modo unilaterale le concessioni. In attesa di esaminare la lettera, a Bruxelles prevale la cautela in quanto la questione “sembra” di competenza nazionale. Il rischio-revoca ha, infine, provocato il taglio del rating di Aspi e Atlantia a spazzatura anche da parte di S&P. Come per Moody’s e Fitch pesano l’incremento dei rischi legati al decreto Milleproroghe che taglia a circa 7 miliardi l’indennizzo e ne esclude il pagamento immediato.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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