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2 giugno, Mattarella: i militari sono stati una risorsa durante l’epidemia

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“Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalita’, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare”. Cosi’ il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. “Settantaquattro anni or sono il popolo italiano scelse la Repubblica – ricorda il Capo dello Stato -. Non tutti i cittadini poterono partecipare al referendum: dai militari ancora in attesa di essere rimpatriati da campi di prigionia, agli abitanti di province non ancora restituite alla sovranita’ italiana, il nostro Paese pago’ anche in questo il prezzo di una guerra divenuta sempre piu’ aspra e che conto’ un numero mai registrato prima di vittime civili”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con le Alte cariche dello Stato rende omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria in occasione della Festa della Repubblica
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La ricorrenza di quest’anno vede l’Italia, insieme alla Comunita’ Internazionale, impegnata a contrastare una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti. Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalita’, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare. I militari – sottolinea Mattarella – offrono quotidianamente testimonianza di generosita’ e abnegazione attraverso uno sforzo encomiabile nelle corsie degli ospedali, sulle strade e nel territorio per la sicurezza, in cielo e in mare per il trasporto logistico – sanitario”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Ministro della Difesa,Lorenzo Guerini, all’Altare della Patria in occasione della Festa della Repubblica
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Capo dello Stato sottolinea che “le precauzioni e le restrizioni, necessarie per fronteggiare la difficile congiuntura sanitaria, non consentono di svolgere ne’ la tradizionale sfilata a Roma ne’ le manifestazioni locali, nelle quali e’ essenziale il contributo delle Forze Armate. I valori di rispetto dei diritti, solidarieta’, umanita’, che animano costantemente il vostro operato, in Italia e nei teatri di crisi, al servizio della pace, della democrazia e della sicurezza, trovano fondamento nella Costituzione e incontrano la riconoscenza dei nostri concittadini”. “Nel celebrare l’anniversario di fondazione della Repubblica rivolgo un deferente pensiero a quanti hanno sacrificato la propria vita in Italia e all’estero, in pace e in guerra.

Roma – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, nella ricorrenza della Festa Nazionale della Repubblica, oggi 2 giugno 2020..
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

I Labari decorati e i Medaglieri sono un patrimonio morale che vi contraddistingue e che la Repubblica onora. Ai militari di ogni ordine e grado – conclude il Presidente – giungano, nel giorno della Festa di tutti gli Italiani, i piu’ fervidi auguri e sentimenti di gratitudine e l’apprezzamento per l’insostituibile apporto offerto al bene comune nostro e della intera Comunita’ Internazionale. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”.

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Esteri

Mosca, 2 morti per attacco ucraino con droni a Belgorod

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E’ di due morti il bilancio di un attacco ucraino con droni nella regione russa di Belgorod. Lo annuncia il governatore Vyacheslav Gladkov. – “In seguito al rilascio di due ordigni esplosivi, un edificio residenziale privato ha preso fuoco – ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov -. Due civili sono morti, una donna che si stava riprendendo da una frattura al femore e un uomo che si prendeva cura di lei”.

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Cronache

Maxi incidente fra autotreni sulla A1, traffico bloccato, code fino a 18 km

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Uno scontro fra autotreni ha diviso l’Italia a metà per ore, con file di auto fino a venti chilometri. L’incidente sulla A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra San Vittore e Caianello verso Napoli, all’altezza del km 691: quattro i mezzi pesanti coinvolti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale ed il personale della Direzione 6° Tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Agli utenti in viaggio verso Napoli, è stato consigliato di uscire a Cassino e rientrare a Caianello dopo aver percorso la viabilità ordinaria: adesso l’incidente è stato risolto ma per chi sta tornando verso Napoli ci sono ancora più di 10 km di coda.

 

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Economia

Allarme Upb sul Superbonus, Parlamento studia deroghe

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La “generosità” dell’agevolazione, le ripetute proroghe, un sistema di controlli che ha favorito la “diffusione di comportamenti opportunistici e fraudolenti”, la concessione di deroghe. Nasce anche da qui il ‘vulnus’ con cui il Superbonus si è trasformato in una zavorra per i conti pubblici, lasciando “una pesante eredità sul futuro”. L’Ufficio parlamentare di Bilancio lancia l’allarme e invita a far tesoro di questa esperienza per ridisegnare le future agevolazioni. Il Parlamento intanto prepara nuove modifiche all’ultima stretta impressa dal governo, comprese nuove deroghe per altre aree colpite dal terremoto o il coinvolgimento dei Comuni nei controlli. E sul Superbonus si accende un faro anche oltreoceano, con il Fondo Monetario Internazionale che sprona l’Italia a ridurre il debito. La crescita, stimata allo 0,7% nel 2024 e 2025, è destinata a ridursi al lumicino nel 2026 (rivista al ribasso allo 0,2%) con il Superbonus e il Pnrr in via di esaurimento, avverte il Fondo.

Ma intervenire si può, ed è dal debito che bisogna partire: per ridurlo, bisogna partire dagli sgravi fiscali, “molti dei quali inefficienti” come il superbonus, suggerisce il Fmi, ed eliminare quelle “scappatoie” dal fisco e “numerosi programmi di sostegno anti-inflazione”. Il Superbonus, insieme al bonus facciate e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 “hanno inciso marcatamente sui conti pubblici degli ultimi anni”, evidenzia l’Autorità dei conti pubblici in una memoria alla commissione Finanze del Senato che sta esaminando l’ultimo decreto sull’agevolazione. Superbonus e bonus facciate, in particolare, hanno avuto un impatto “rilevante e crescente” nel tempo: l’asticella del periodo 2020-23, secondo gli ultimi dati, è salita a circa 170 miliardi. Con un gap tra i risultati e le attese “macroscopica” nel caso del Superbonus, e che “non ha precedenti”, osserva l’Upb, che indica vari elementi che hanno contribuito a far lievitare la spesa: la generosità dello sconto e le modalità di fruizione, l’ampliamento degli obiettivi, proroghe e deroghe.

A farne le spese è il debito. Quanto rilevato in termini di competenza economica nel quadriennio 2020-23 inciderà soprattutto sul 2024-26, evidenzia l’Upb, che quantifica questa “pesante eredità”: un impatto in media annua pari allo 0,5% del Pil nel triennio 2021-23, che salirà a circa l’1,8% in quello successivo. Un’esperienza, quella del Superbonus, da cui “occorre trarre insegnamento per il disegno di future agevolazioni”, osserva l’Upb, che indica la rotta: selettività e stop agli automatismi. In prospettiva, dunque, la soluzione suggerita è “un trasferimento monetario” (un contributo diretto alla spesa), modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie e alla classe energetica dell’edificio, sottoposto ad autorizzazioni preventive e soggetto a un limite di spesa, o con prestiti agevolati. E in vista delle prossime misure di sostegno per le case green, a mettere in guardia è anche la Banca d’Italia: le “criticità” emerse con il Superbonus sembrano “sconsigliare la riproposizione in futuro della cedibilità dei crediti”, se non in “forma limitata” e “circoscritta ad alcune categorie”.

Dopo l’ultima stretta sul Superbonus intanto, si studiano nuove deroghe. A proporle, per altre aree colpite dal sisma diverse da quelle per cui già si è fatta eccezione (a partire dall’Emilia Romagna) o dalle alluvioni e per il Terzo settore, sono sia la maggioranza che l’opposizione con diversi emendamenti al decreto Superbonus. Il termine per presentare le proposte di modifica è mercoledì 24 aprile, ma sul tavolo del relatore, Giorgio Salvitti, gli emendamenti cominciano ad arrivare. Si studia anche la possibilità di coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus, garantendo loro un ritorno economico pari al 30% dell’eventuale recupero. Nulla sarebbe invece ancora arrivato sulla possibilità di allungare da 4 a 10 anni i tempi di utilizzo dei crediti del Superbonus. Ipotesi su cui però si è già detto favorevole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. E che, secondo i calcoli dell’Upb, consentirebbe al debito di restare abbondantemente sotto quota 140%.

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